L’UE finanzia interventi ma Governo non spende
17 Settembre 2024Mancano i dati sugli sfratti 2023
20 Settembre 2024DL 1660 Sicurezza: non è con l’introduzione di nuovi reati che si risolvono i problemi.
Il Governo affronti la grave emergenza abitativa in questo Paese!
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Si preannuncia un autunno caldo, con un Governo che dovrà affrontare una manovra di Bilancio e la Legge di Stabilità con risorse irrisorie, mentre i problemi nel nostro Paese si acutizzano sempre di più.
Nel settore abitativo, a fronte di emergenze come il caro affitti, gli sfratti, la precarietà lavorativa, la scelta del Governo è stata quella di accelerare la discussione del DL n. 1660, in particolare sull’art. 10, arroccandosi sulle sue posizioni.
A rendere ancora più grave questo provvedimento è l’introduzione di un nuovo reato che, con pene altissime, rischia di colpire indiscriminatamente e duramente moltissime gravi situazioni aumentando di fatto la vulnerabilità di chi già si trova in una situazione di difficoltà abitativa, rischiando di allargare questo provvedimento alle migliaia di famiglie che oggi vivono il dramma dello sfratto esecutivo, in maggior parte per morosità incolpevole o finita locazione.
L’emergenza abitativa richiede invece soluzioni più organiche ed efficaci e non repressive!
E’ necessario un Piano Casa nazionale che affronti, in maniera strutturale e con risorse certe, i temi oggi presenti del disagio abitativo: sfratti per morosità incolpevole, per finita locazione, affitti insostenibili, che richiedono, in primis, il rilancio e la riqualificazione del patrimonio pubblico edilizio.
Al contrario del famoso “Salva Casa”, vantato come la panacea che risolve i problemi dell’abitare, ma che altro non è che un condono edilizio generalizzato che non affronta l’emergenza abitativa.
In definitiva, questo DL, presentato come il rimedio per affrontare efficacemente il tema della sicurezza nel nostro Paese, in realtà servirà solo ed esclusivamente al Governo per contrastare ogni tipo di lotta sociale, comprimendo gravemente il sacrosanto diritto di manifestare.
Il SUNIA intensificherà le sue iniziative, ribadendo i contenuti già espressi nelle recenti audizioni per migliorare un provvedimento che passerà all’esame del Senato con un testo del tutto inaccettabile che, se sarà confermato, andrà contro ogni principio di iniziativa democratica a difesa dei diritti sociali e civili di questo Paese.
Roma, 12 settembre 2024