Alloggi studenti universitari fuori sede: il SUNIA scrive alla Regione
1 Giugno 2020Piano Colao per l’edilizia abitativa: ricetta vecchia ed inadeguata per fronteggiare adeguatamente il disagio. Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale del SUNIA
10 Giugno 2020La Giunta Regionale con delibera del 30 aprile 2020, n. 632 ha messo a disposizione delle Agenzie Regionale per la Casa e l’Abitare 3 milioni di euro da destinare agli assegnatari degli alloggi per il pagamento del canone di locazione e servizi che a seguito dell’emergenza sanitario COVID-19 hanno avuto un peggioramento delle condizioni economiche.
Con atto dirigenziale regionale n.111 del 15 maggio scorso sono stati fissati i requisiti, da dichiarare in autocertificazione, per accedere al contributo straordinario nonché la ripartizione delle somme tra le cinque agenzie.
L’atto dirigenziale, in attuazione delle leggi regionali vigenti, consente alle Agenzie, previo protocollo d’intesa con i sindacati degli inquilini, di individuare altri soggetti non compresi nell’atto dirigenziale che a seguito della emergenza sanitaria hanno avuto un peggioramento della condizione economica.
L’importante intervento deciso dalla Giunta Regionale deve dare il segnale che l’Amministrazione è vicina alle famiglie che hanno avuto un peggioramento economico, ma ad oggi nessuna Agenzia ha pubblicato l’avviso per accedere al contributo. Nel frattempo le attività economiche chiuse hanno ricominciato a lavorare e i cittadini continuano a non vedere interventi tempestivi dell’amministrazione.
Gli Amministratori delle ARCA stanno perdendo tempo nel convincere i sindacati degli inquilini ad estendere il contributo ad una più ampia platea sostenendo che le risorse messe a disposizione siano tante per le categorie già individuate nella determina. A loro dire le famiglie, per difendersi del COVID – 19, hanno speso più soldi e quindi vanno aiutate a pagare il canone. Dimenticano che queste famiglie hanno avuto accesso già accesso al reddito di cittadinanza e/o al reddito di dignità e questo non ha portato ad un aumento del canone di euro 25 al contrario di quello che è avvenuto per altri redditi. Con ampliamento della platea si rischia di dare un contributo minore alle famiglie che invece pagano canoni da 250 a 350 euro essendo lavoratori autonomi e o nuclei famigliari con più redditi.
Ciò avviene anche perché, da tempo, non si riunisce la Cabina di Regia regionale sul disagio abitativo che avrebbe potuto dare un contributo su questa giusta decisione della Giunta, calibrando l’intervento economico per raggiungere l’obiettivo di aiutare le famiglie assegnatarie che pagano i canoni più alti e che a causa dell’emergenza sanitaria sono andate in difficolta temporanea a pagare.
Da tempo abbiamo chiesto un coordinamento politico delle 5 agenzie che spesso operano in modo diverso nella regione. Occorre ricordare agli amministratori delle ARCA che i 3 milioni messi a disposizione dalla Giunta rivengono da una scelta politica di ridurre l’intervento regionale a favore delle famiglie in locazione nel mercato privato a 12 milioni invece di 15. Questa scelta nei prossimi mesi inciderà molto sulle famiglie che a causa della difficolta a pagare l’affitto si vedranno recapitare lo sfratto per morosità.
D’altro canto la Puglia non ha adottato alcun provvedimento a sostegno delle famiglie in locazioni privati colpite dalla riduzione del reddito a seguito dell’emergenza sanitaria, cosa che in altre regioni è stata fatta tramite diverse soluzioni: riduzione del canone di locazione da parte del proprietario in cambio di meno tasse; contributi diretti ai proprietari o agli inquilini il tutto previo accordi con i sindacati.
Con la presente siamo a chiedere un intervento nei confronti degli Amministratori delle agenzie per pubblicare gli avvisi che non devono penalizzare gli assegnatari individuati nell’atto dirigenziale n. 111/2020 e che devono smettere di pensare che l’Agenzia debba per forza introitare tutto quanto impegnato nella delibera di giunta del 30 aprile: le regole fissate nell’atto dirigenziale non possono essere derogate con stratagemmi da arrampicatori di specchi. Se vi saranno delle somme non spese discuteremo insieme per nuovi e diversi interventi per aiutare le famiglie assegnatarie, come ad esempio l’istituzione del fondo sociale previsto dalla legge 10/2014 tanto richiesto dalle ARCA.
Cogliamo l’occasione per chiedere all’Assessore di convocare una riunione per discutere:
• criteri e requisiti di accesso al fondo di sostegno all’affitto ex art. 11 legge 431/98 e morosità incolpevole;
• interventi regionali a favore delle famiglie in locazione che a seguito del COVID-19 sono in difficolta a pagare il canone di locazione;
• semplificazione nell’utilizzo delle agevolazioni fiscali del Governo per il consolidamento statico, efficientamento energetico a cui possono eccedere anche le ARCA con minimi investimenti:
• modalità di utilizzo delle risorse decise dalla giunta regionale con delibera n. 2419/2019:
• rendicontazione delle risorse regionali ex GESCAL e iniziative da intraprendere per rendere disponibili le risorse impegnate e ancora non spese;
• conoscere quali progetti la regione intende presentare al bando nazionale, del Ministero delle Infrastrutture, denominato ”Programma innovativo nazionale per la qualità abitativa”. La regione può presentare 3 programmi ed è garantito che almeno uno venga finanziato con 15 milioni di euro.
In attesa di un Vostro riscontro Vi significhiamo la nostra disponibilità e impegno per dare risposte alle famiglie in difficoltà economica o che abitano in case pubbliche non idonee per la scarsa manutenzione e dare un contributo a sbloccare gli investimenti localizzati da tempo presso le ARCA non solo per problemi burocratici.
Cogliamo l’occasione per allegare il documento nazionale della CGIL e SUNIA e chiederVI il vostro sostegno nei confronti del Governo per affrontare l’aggravarsi della condizione abitativa e i gravi rischi di sfratto per morosità. In Puglia ne prevediamo oltre 8000 nei prossimi mesi. Il segretario Generale Regionale
Nicola Zambetti