PRIMO LUGLIO: E’ CAOS SFRATTI E PROCEDURE IMMOBILIARI SULL’ABITAZIONE FARE PRESTO PER SOLUZIONI ADEGUATE AL DRAMMATICO DISAGIO DI 8OMILA FAMIGLIE DOPO MESI DI SOSTANZIALE IMMOBILISMO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE AGGRAVA LA SITUAZIONE
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30 Agosto 2021Dichiarazione dei segretari generali di SUNIA, SICET, UNIAT Aps, Unione Inquilini
Nel pomeriggio di oggi nell’Aula del Senato la Ministra dell’Interno Lamorgese ha risposto
all’interrogazione presentata dai senatori Mirabelli, Malpezzi e Biti in materia di profili di ordine pubblico
connessi alla ripresa delle esecuzioni delle procedure di sfratto.
I segretari generali, Stefano Chiappelli, SUNIA, Nino Falotico, SICET, Augusto Pascucci, UNIAT Aps,
Walter De Cesaris, Unione Inquilini hanno dichiarato che questo importante momento parlamentare è anche
il frutto delle molteplici nostre iniziative unitarie, non ultimi i presidi a livello nazionale e dei territori tenuti in
queste ultime settimane per mettere al centro dell’attenzione la drammatica situazione degli sfratti con la
ripresa dal 1 luglio delle esecuzioni e l’assenza di soluzioni alternative per 80 mila famiglie con l’incubo di finire
“per strada”.
Come si può constatare il testo dell’interrogazione recepisce molte delle nostre impostazioni unitarie
in materia di graduazione e governo delle esecuzioni degli sfratti, criticità sui tempi di concreto utilizzo dei
finanziamenti e sulle procedure, ed individua correttamente nelle Prefetture l’organo del Governo in grado di
coordinare un processo di coinvolgimento di istituzioni centrali e territoriali e delle forze sindacali
rappresentative degli inquilini e della proprietà, che porti ad intensificare gli sforzi per approdare a protocolli
condivisi per la graduazione delle esecuzioni con particolare attenzione ad un esame approfondito delle
situazioni di grave disagio che si stanno registrando.
In tal senso la replica della Ministra, che ha riassunto in parte lo stato dei finanziamenti finalizzati al
sostegno della morosità incolpevole e dell’affitto, contiene un riconoscimento esplicito dell’importanza dei
protocolli per la graduazione e soprattutto indica la strada di un ricorso generalizzato a questo strumento e
indica, come immediato suo impegno, una direttiva in questo senso rivolta ai Prefetti.
Attendiamo che questo atto sia reso pubblico al più presto ed ovviamente solleciteremo la Ministra
in caso di ritardi non giustificabili.
E’ evidente che questo passaggio di confronto tra Parlamento e Governo non presenta un carattere
solo formale ma si può sostanziare in un salto di qualità nella iniziativa che in molti territori fino ad oggi ha
faticato ad affermarsi, anche per resistenze di alcune Prefetture e della proprietà immobiliare, per addivenire
a Protocolli condivisi, e nel contempo è un giusto riconoscimento delle scelte che molte nostre strutture hanno
realizzato coi Protocolli sino ad oggi sottoscritti o in via di definizione.
E’ evidente che tutto questo ci impone di proseguire con forza l’iniziativa di pressione unitaria
intrapresa per rimuovere ostacoli e criticità che stanno aggravando sensibilmente la tensione sociale e la
inevitabile pressione su Comuni e Prefetture per garantire il passaggio da casa a casa alle famiglie sottoposte
a sfratto.