Riforma Legge regionale n.10/2014
8 Dicembre 2021CGIL – CISL – UIL – SUNIA – SICET – UNIAT -UNIONE INQUILINI PROPOSTE UNITARIE PER AFFRONTARE IL DRAMMA DEGLI SFRATTI E AVVIARE LA SOLUZIONE DELLA SOFFERENZA ABITATIVA
1 Marzo 2022Le famiglie riceveranno a breve le bollette dei servizi primari in particolare gas e energia elettrica con un vistoso aumento. Benché gli organi di stampa e informazione ne stiano parlando già da alcune settimane, non sembra vi siano iniziative politiche sul territorio finalizzate a creare una concertazione virtuosa con gli Enti pubblici locali.
Il disagio abitativo sarà più evidente nelle prossime settimane. A questo disagio le parti sociali devono dare voce e proporre agli Enti locali soluzioni per contenere l’aumento dei costi abitativi e non solo.
Dal 1° gennaio 2022 sono in vigore nuovi prezzi per la materia prima luce e gas, che hanno portato a un aumento dei costi delle bollette: in maggior tutela, infatti, c’è stato un rincaro pari al 55% per la luce e al 41,8% per il gas (fonte ilsole24ore).
Come noto il Governo nazionale ha posto in atto una iniziativa finanziaria per far fronte a questi aumenti che per brevità si elencano:
- ha deciso di annullare gli oneri di sistema per la luce fino a 16kWh e di abbassare al 5% l’iva sul gas per usi civili e industriali almeno fino a marzo 2022.
- ha approvato anche la possibilità per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità di rateizzare i pagamenti delle bollette dei primi quattro mesi dell’anno.
- il rafforzamento del bonus sociale luce e gas.
- Infine, notizia non ben diffusa dagli organi di informazione, il mercato tutelato che prevede condizioni economiche di luce e gas definite dall’Authority, la cui scadenza, quindi, non sarà più il 1° gennaio 2023, bensì il 1° gennaio 2024 eppure i call center continua a “infastidire” le famiglie nel cambiare i termini contrattuali facendo finta che non vi sia questa proroga. Nessuno interviene.
Possiamo essere soddisfatti di questi interventi governativi? Riteniamo di no. Questo perché le misure adottate avranno efficacia e breve termine, mentre sappiamo benissimo che le ragioni della geopolitica saranno a lungo termine.
L’aumento delle quote condominiali e delle bollette dei servizi primari degli alloggi colpiranno indistintamente le famiglie con case in proprietà o in locazione, queste ultime già sofferenti per il caro affitto nonché l’inevitabilmente aumento dei servizi comunali.
Il SUNIA ha già chiesto al Governo interventi incisivi e concreti che devono andare oltre la riduzione delle bollette.
Cosa fanno le Regioni ed i Comuni? Si sono solo limitati a spegnere qualche lampadina per rappresentare il disagio dei loro cittadini.
Alle Regioni e ai Comuni il SUNIA chiede interventi immediati con fondi straordinari che aiutino le famiglie a sopportare questi aumenti in un periodo di medio termine.
Per questo chiediamo un confronto.
Bari, 18 febbraio 2022
Il segretario provinciale
Angelo Garofoli