Caro affitti: Cgil e Sunia, sosteniamo mobilitazione studenti
11 Maggio 2023Azzeramento fondo affitti e morosità incolpevole
16 Giugno 2023“La bozza di disegno di legge sugli affitti che sta circolando in queste ore, elaborata dal Ministero del
Turismo, sembra risolversi in un compitino commissionato da proprietari di alloggi e associazioni
alberghiere.
I temi della residenzialità, dell’”overtourism”, della crisi degli alloggi, della negazione del diritto allo
studio, dell’espulsione dei residenti dalle città metropolitane e d’arte, non solo non vengono toccatte,
ma addirittura vengono ribadite le scelte normative che hanno portato a queste condizioni”
dichiarano i segretari generali.
“Nella bozza del DDL si confermano infatti alcune scellerate decisioni assunte dai precedenti governi
come la possibilità di non registrare all’Agenzia delle Entrate i contratti inferiori a trenta giorni, di
non considerare attività commerciale quella svolta fino a 4 alloggi di proprietà locati a finalità
turistica e, di conseguenza, la concessione di agevolazioni fiscali come la cedolare secca a questi
proprietari, i cui redditi, in molti casi, sono ben più consistenti di un piccolo albergatore di periferia.
Anche alcuni aspetti potenzialmente interessanti, come una banca dati nazionale, non si comprende
con quali finalità si costituisca e di quali dati e strumenti potrà disporre.
Ancora una volta l’onere delle sanzioni viene lasciato ai Comuni, senza capire come questi potranno
esercitare l’azione di controllo sulle poco utili restrizioni previste.
La limitazione ad almeno 2 no7 per la durata minima del contratto di locazione per finalità turistiche
nelle città metropolitane non ha alcun effetto nel contrasto alla gentrificazione ma, riteniamo,
neanche per incentivare l’attività alberghiera, visto che la pena per tale infrazione è “la nullità del
contratto” che non sappiamo come e quando possa essere accertata”, proseguono Sunia, Sicet ed
Uniat aps sulla bozza di DDL pubblicata ieri dal Ministero del Turismo.
“Infine, nessuno strumento e nessuna facilitazione viene di fatto concessa ai Comuni per
quantomeno provare a governare il fenomeno dell’”overtourism” che tanti disagi sta creando ai
residenti (oltre all’aver generato una crescita irresponsabile degli affitti e sottratto tutti gli alloggi alla
disponibilità di famiglie e studenti), il tutto in assoluta controtendenza rispetto a quanto si sta
adottando nelle maggiori città europee” concludono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali
degli inquilini.