29 novembre – Presidio per il “Diritto all’abitare” Il Governo ci deve ascoltare!
30 Novembre 2023PRESENZE SEDI SUNIA BARI-BAT 2024
8 Gennaio 2024La Legge di Bilancio 2024 approvata ed in vigore conferma la volontà del Governo di procedere
all’azzeramento di qualsiasi efficace misura finalizzata a sostenere le famiglie colpite dalla grave
emergenza abitativa, dall’aumento dei costi complessivi dell’abitazione e dagli sfratti, emergenza
che investe oltre 140.000 famiglie colpite da un provvedimento di sfratto e le oltre 30.000 che
hanno subito l’esecuzione nel corso del 2022 (ultimi dati disponibili forniti dal Ministero degli
Interni comunicati nel 2023).
L’elenco dei mancati interventi e stanziamenti è lungo e preoccupante.
Per il secondo anno di seguito si cancellano il fondo per il sostegno all’affitto, previsto dalla L. 431
del 1998, per fornire un aiuto alle famiglie di inquilini a basso reddito e un conseguente
vantaggio, nel percepire il canone, per i proprietari che affittano, e il fondo per la morosità
incolpevole destinato a incidere sul crescente fenomeno degli sfratti.
Il drastico e generalizzato intervento sul Superbonus colpisce tantissimi condomini e gli interventi
degli Iacp, con lavori avviati e non conclusi che restano in mezzo al guado, con nessuna
prospettiva di essere ultimati. Sono inoltre ridimensionate le misure di incentivo all’abbattimento
delle barriere architettoniche.
Sugli affitti brevi, invece di misure concrete ed incisive che mettano i Comuni in condizione di
poter regolamentare incisivamente con forti limiti un fenomeno che. di fatto, contribuisce con
grande impatto a togliere dal mercato l’affitto di lunga durata, oltre che ad incidere a trasformare
l’assetto urbanistico delle città, si prevede esclusivamente un marginale ritocco della cedolare
secca a partire dal secondo alloggio affittato. Inoltre non si procede a utilizzare le somme
recuperate nei confronti dei grandi intermediari Airbnb e Booking per un concreto aiuto e
sostegno alle famiglie che vivono il disagio abitativo.
Sul piano delle prospettive si procede ad un esiguo stanziamento “futuro” di 50 milioni per il 2027
e 50 milioni per il 2028, cioè al termine della attuale legislatura e all’inizio della prossima, che
dovrebbe garantire un annunciato ipotetico “Piano Casa” che, al contrario, avrebbe bisogno
immediato di risorse strutturali e continuative
Altro che piano casa, vien da dire, ma una drammatica e irresponsabile assenza di qualsiasi misura,
presente o futura, che possa farsi carico della grave crisi del settore delle abitazioni in affitto e del
crescente drammatico disagio delle famiglie.