DL 1660 Sicurezza: non è con l’introduzione di nuovi reati che si risolvono i problemi
17 Settembre 2024Mancano i dati sugli sfratti 2023:
un vuoto informativo preoccupante
Dichiarazione di Emiliano Guarneri
Dichiarazione di Emiliano Guarneri
Segretario nazionale SUNIA
Ci corre l’obbligo di riscontrare che, entrati nell’ultimo quadrimestre del 2024, ad oggi non siano stati ancora pubblicati i dati sugli sfratti relativi al 2023.
Quello che colpisce maggiormente di questa assenza è che, nonostante la situazione di disagio abitativo e di emergenza diffusa nel Paese sia ormai riconosciuta anche da organizzazioni datoriali come Confindustria, il Governo, non solo ha escluso chi rappresenta i soggetti colpiti da questo problema dai momenti di confronto per l’elaborazione di un “Piano Casa” ma, a questo punto, lo ha fatto anche ignorando la dimensione di uno degli aspetti di maggiore drammaticità, come gli sfratti.
Qualora dovessero essere pubblicati, uno dei motivi di maggior interesse sarà poter raffrontare la serie del numero di sfratti sentenziati ed eseguiti nel periodo post pandemico con il numero di alloggi in locazione a lungo termine, poiché nei Comuni ad alta tensione abitativa, nelle città d’arte e nelle aree urbane a queste limitrofe, la disponibilità di immobili per questa finalità è pressoché azzerata.
L’assenza di dati, così come di un Osservatorio partecipato e condiviso, che possa analizzare ed elaborare queste informazioni, non sta consentendo di governare le aree urbane, finalizzando politiche a beneficio dei residenti, ma vengono promulgate soltanto azioni di sostegno alle rendite più speculative (Decreto Salva Casa) che hanno la finalità di depauperare le risorse pubbliche e i servizi ai cittadini, continuano ad ampliare i divari sociali, a istituire relazioni sociali sempre meno inclusive e a sostituire fondamentali diritti di cittadinanza, come l’accesso all’abitazione, allo studio o alla salute, con criteri meritocratici, come se i diritti debbano essere riconosciuti per “meriti”.
Proseguendo su questa linea il millantato consenso di questo Governo rischia di infrangersi su una realtà amara, con cui migliaia di cittadini quotidianamente già fanno i conti da mesi.
Roma, 19 settembre 2024