DDL BILANCIO
23 Novembre 2020Emergenza sfratti: i sindacati degli inquilini premono per la proroga di almeno sei mesi della sospensione delle esecuzioni con contestuale definizione di iniziative strutturali
16 Dicembre 2020Oltre al “piatto caldo a tavola” alle famiglie in difficoltà economica per emergenza sanitaria bisogna garantire la permanenza nelle case a canoni sostenibili.
Chiudere subito gli accordi territoriali Bari – BAT e Foggia
Dichiarazione di Nicola Zambetti segretario generale SUNIA Puglia
Il disegno di Legge sul Bilancio dello Stato 2021, presentato dal Governo al Parlamento, non prevede alcuna sospensione dell’esecuzione degli sfratti (materialmente non eseguibili fino alla data del 31 dicembre 2020 come previsto dal Decreto Rilancio), se il Parlamento non dovesse approvare alcun emendamento.
Migliaia di famiglie saranno sfrattate dall’alloggio nel nostro paese.
In Puglia calcoliamo almeno 12 mila richieste di esecuzione di sfratti di cui a Bari oltre 4 mila.
Il disegno di legge inoltre stanzia 210 milioni di euro per integrare i canoni di locazione alle famiglie in locazione a basso reddito. Positivo lo stanziamento, ma insufficiente a soddisfare il fabbisogno delle famiglie vista la grave crisi economica che stiamo attraversando. Alcuni autorevoli studi ci dicono che il 50% degli inquilini è in grave difficoltà economica nel pagare l’affitto ed in Puglia calcoliamo circa 80 mila famiglie con lo stesso problema di cui 15 mila solo a Bari.
Gli alloggi continuano ad essere sfitti, l’offerta non incontra la domanda e mentre si registra in Italia una riduzione dei canoni, in Puglia il mercato è quasi stabile, anzi, a Bari i canoni che usufruiscono delle agevolazioni comunali e statali sono più alti di quelli liberi. Ciò è dovuto alla gravissima posizione assunta dalla proprietà edilizia che in contrasto con il Decreto Ministeriale del 16 gennaio 2017 ritiene di non dover “fare inutili” accordi con i sindacati degli inquilini. Intanto la proprietà edilizia approva e attesta, assumendosi una grave responsabilità, i contratti a canone maggiorati rispetto all’accordo integrativo depositato il 27 maggio 2016. I contratti così attestati sono
impugnabili da parte del conduttore per la determinazione del canone legale e la restituzione di quanto pagato in più rispetto al canone come previsto dall’articolo 13 della legge 431/1998 inoltre il Comune, a seguito di verifiche, può chiedere l’IMU senza alcuna riduzione.
Il SUNIA invita gli inquilini titolari di contratti stipulati in contrasto alle leggi vigenti a recarsi presso le nostre sedi per verificare il contratto e nel caso avanzare la richiesta al proprietario di rimborso dei canoni versati in eccedenza.
Positivo è l’impegno assunto dall’Assessore al Patrimonio Avv. Vito Lacoppola che si è impegnato a tenere nei primi giorni di dicembre una nuova riunione dei sindacati degli inquilini e della proprietà per la sottoscrizione del nuovo accordo comunale che deve tenere in considerazione i gravi effetti della pandemia sul mercato delle locazioni e sui redditi delle famiglie.
Il Consiglio Comunale, con l’approvazione del bilancio 2020, ha deciso che i locatori che stipulano contratti di locazione agevolati ai sensi della legge 431/98 per pagare l’IMU ridotta al 3 per mille devono presentare all’ufficio preposto l’attestato, rilasciato da un sindacato firmatario dell’accordo, che dichiara la conformità del contratto all’accordo vigente nel Comune ai sensi del D. M. del 16 gennaio 2017. La decisione del Consiglio Comunale è importante perché farà emergere i contratti stipulati in contrasto alla legge che hanno usufruito delle agevolazioni IRPEF ed IMU. Il SUNIA stima che il 50% dei contratti che usufruiscono delle agevolazioni non sono conformi all’accordo comunale.
Allo stato il SUNIA ritiene che l’accordo vigente è quello integrativo depositato il 27 maggio 2016 e tutti i contratti stipulati dal primo giugno 2016 devono rispettare tale accordo.
Il deposito del nuovo accordo è fondamentale per poter avviare il funzionamento dell’agenzia sociale per la locazione istituita dal Comune di Bari e sollecitata dalla Regione per affrontare la gestione dell’emergenza abitativa che è in corso. L’agenzia ha risorse da destinare a garanzia delle locazioni per le famiglie in difficolta a pagare l’affitto.
Il Sindacato chiede al Sindaco di Bari Decaro, che è uno dei pochi Sindaci in Italia che ha creduto nei contratti agevolati e pertanto ha ridotto l’IMU al 3 per mille, di adottare una delibera di Giunta che espliciti che le detrazioni e le agevolazioni fiscali saranno concesse, fino alla data di deposito del nuovo accordo, solo ed esclusivamente ai contratti stipulati con l’accordo integrativo del maggio 2016.
Il Comune, “la collettività” non può continuare a dare agevolazioni ai contratti con canoni di locazioni più alti del libero mercato. Il SUNIA calcola che il Comune di Bari ogni anno ha una perdita dai 3 ai 4 milioni di euro per le agevolazioni IMU date ai proprietari.
Il SUNIA valuterà nei prossimi giorni altre iniziative per riportare la legalità nel settore della locazione quali informare l’Agenzia delle Entrate e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti della anomala situazione che si è determinata a Bari-BAT e Foggia per la illegittima posizione assunta dalle Associazioni della proprietà edilizia.
Bari, 24 novembre 2020