I dati sugli sfratti per l’anno 2023 – il Ministero degli Interni non ha ancora pubblicato quelli riferiti al 2024
14 Gennaio 2025Inaccettabile la cartolarizzazione dei beni pubblici
Rimandiamo al mittente la proposta che abbiamo appreso dalla stampadi un “Piano Casa” da Confindustria alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ed al Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in particolare l’idea di ricorrere alla cartolarizzazione dei beni pubblici e all’introduzione di benefit fiscali per finanziare il piano stesso.
La cartolarizzazione e/o dismissione che prevede la vendita o la concessione in gestione di patrimoni immobiliari pubblici a soggetti privati, nonè una soluzione alle difficoltà economiche che stanno vivendo molte famiglie.
In questo contesto, vendere il patrimonio pubblico significa voltare le spalle a chi ha più bisogno. Dobbiamo invece investire in politiche abitative inclusive e accessibili.
La proposta avanzata da Confindustria potrebbe, infatti, favorire la speculazione privata e accrescere la già evidente scarsità di alloggi a prezzi sostenibili.
Inoltre, l’idea di finanziare il Piano Casa attraverso incentivi fiscali e benefit alle imprese non rispondeai bisogni reali delle persone. I benefici per le imprese non devono essere l’unica chiave per risolvere l’emergenza abitativa.
Servono risorse adeguate,serve un piano che metta al centro il diritto alla casa con interventi concreti per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e per garantire un affitto accessibile a tutti i cittadini, in particolare a quelli a reddito medio-basso.
Ribadiamo che, per affrontare seriamente l’emergenza abitativa, è necessaria una visione di lungo periodo che ponga al centro il diritto alla casa come bene fondamentale, senza sacrificare il patrimonio pubblico in nome di soluzioni temporanee o di facile mercato, investendo in politiche abitative inclusive con un forte intervento pubblico per garantire alloggi accessibili e dignitosi per tutti.
Roma, 22 gennaio 2025